Lettera ad una carissima amica
Cara Ada,
ho scritto molti anni fa questa prefazione a un tuo libro e ancora oggi sottoscrivo ogni parola:
“Ada Lamboy è un insegnante di yoga che meglio di ogni altra rappresenta l’energia creatrice della Shakti, con quelle caratteristiche creative, dinamiche che la vedono sempre impegnata in nuovi progetti ma con quella dolcezza e disponibilità tipiche delle donne e delle madri.
È una donna sensibile, piena di quell’ entusiasmo per la disciplina dello yoga che trasmette ai suoi allievi e a tutte le persone che incontra.
La sua lunga esperienza di insegnamento dello yoga, la sua ricerca personale che la porta a completare la sua formazione anche con incontri e seminari all’estero, lo scambio proficuo avviato molti anni fa con l’Italia sono stati travasati in questo libro che invita alla positività, all’ottimismo e a cogliere la vita, in tutti i suoi momenti come un dono.
E stato per me un piacere conoscere Ada, e attraverso di lei molti praticanti ed insegnanti argentini e sentire che la pratica dello yoga, specialmente quando il messaggio è veicolato dalla particolare sensibilità delle donne, è un filo di armonia e di pace che lega le persone e i popoli, in un momento storico dove l’esigenza di pace interiore e fra le genti non è mai stato così pressante e necessario.
Con stima e affetto
Antonietta
Ada Lamboy è stata una pioniera dello yoga in Sud America e una infaticabile insegnante.
Ho conosciuto Ada ad un congresso di yoga in Svizzera ed è subito nata una simpatia naturale.
L’anno dopo mi ha invitata in Argentina, e poi ancora altre due volte, ed è stato per me sempre una festa: conoscere la sua bella famiglia, i suoi allievi così motivati e premurosi, farmi conoscere con orgoglio la sua bella Argentina e la sua gente così accogliente. Ricordo con un sorriso quello che mi disse una sua allieva a Rosario, quasi per scusarsi delle manifestazioni di affetto: noi argentini siamo “besucheros” (baciatori).
Ogni viaggio a Rosario e Buenos Aires era sempre una festa alla quale partecipavano insieme ad Ada e la sua famiglia, amici, allievi, vicini di casa e colleghi di lavoro. Una volta ha persino organizzato in mio onore una festa dello yoga coinvolgendo un intero villaggio con uno stupendo spettacolo di autentici gauchos a cavallo.
Ada è venuta molte volte in Italia, con gruppi di suoi allievi che sono stati ospitati dai nostri allievi come al liceo con gli scambi di studenti. Ci siamo tutti divertiti tanto.
È stata anche ospite a Congressi nazionali della Federazione Italiana Yoga e ha insegnato ai corsi di formazione.
Due anni fa è ritornata a trovarci e ricordo la gioia nei suoi occhi parlando dei suoi due grandi amori: i suoi nipotini.
Pochi giorni fa dal figlio Andres è arrivata la triste notizie: Ada ha lasciato la sua dimora terrena.
Era una donna di grande fede e sono certa che ora è nella sua vera dimora insieme al suo amato marito Cacio.
Proprio il giorno prima della notizia ho pensato così intensamente a lei da sentire una punta di nostalgia e mi sono detta: “È un po’ che non sento Ada, devo inviargli un messaggio”.
Forse mi ha inviato lei un ultimo intenso saluto che ancora mi commuove, come usavamo fare noi, con poche parole e con tanta stima e affetto.
Grazie Ada, sono felice di averti conosciuta e rimarrai sempre la mia cara amica dell’Argentina e parte dei miei affetti più veri.
Rivolgo un pensiero sentito al Figlio Andres e alla sua famiglia, a tutti gli amici e allievi di Ada che come me sentiranno la sua mancanza.